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Tempi bui per Clizia Incorvaia: inizia il processo, l’accusa pesante dell’ex marito Francesco Sarcina

Marco Bassi
02/12/2025 14:13:00
Clizia Incorvaia

La vicenda giudiziaria che coinvolge Clizia Incorvaia entra nel vivo, riportando sotto i riflettori una disputa familiare che dura ormai da tempo. A distanza di un anno dall’esposto presentato da Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni ed ex marito dell’influencer, la questione approda in tribunale, sollevando nuove polemiche e interrogativi sul rapporto tra tutela dei minori e presenza dei figli sui social. A ricostruire gli sviluppi è Repubblica, che ha seguito l’intero percorso dalla denuncia all’attuale apertura del processo.

Clizia Incorvaia a processo: ecco di cosa è accusata dall’ex marito Francesco Sarcina

Il 17 dicembre prende il via il procedimento a carico di Clizia Incorvaia, chiamata a rispondere dell’accusa presentata da Sarcina, secondo cui l’ex moglie avrebbe utilizzato immagini della figlia minorenne in contenuti promozionali pubblicati sui propri profili social, in violazione degli accordi stabiliti al momento della separazione. Dopo dodici mesi di indagini della procura di Roma, l’inchiesta è sfociata nella citazione diretta a giudizio.

Gli atti raccolti dagli inquirenti segnalano almeno cinque collaborazione pubblicitarie legate a marchi di abbigliamento e calzature per bambini, in cui la piccola sarebbe comparsa nonostante il presunto divieto. Tra gli elementi ritenuti rilevanti figura anche un messaggio allegato alla denuncia, che Sarcina sostiene di aver ricevuto da Incorvaia: «Io la campo grazie ai brand di moda e pago la scuola, vestiti, etc».

Per la procura, quella frase potrebbe indicare una consapevolezza da parte dell’influencer nell’utilizzo dell’immagine della figlia anche per finalità economiche. Spetterà ora al tribunale stabilire se le condotte contestate rappresentino realmente una violazione della normativa sulla privacy dei minori e degli accordi familiari.

Clizia Incorvaia non ci sta: la risposta netta a Sarcina

Al di fuori delle dichiarazioni già pubblicate mesi fa sui social, Incorvaia – oggi sposata con Paolo Ciavarro – non ha rilasciato ulteriori commenti sulla nuova fase processuale. A marzo, aveva espresso pubblicamente il proprio punto di vista, sottolineando le conseguenze emotive che certe accuse potrebbero avere sulla figlia: «Provo un senso di vergogna davanti a chi, pur di colpire l’altro genitore, non riflette sul danno che potrà provocare a un figlio che un giorno leggerà tutto questo. Le parole restano, e feriscono più dei fatti». In quella stessa occasione, aveva aggiunto: «Se io, fino ad oggi, ho taciuto e ho omesso l’impossibile, l’ho fatto solo per proteggere mia figlia».

L’influencer aveva inoltre difeso il modo in cui racconta la propria quotidianità online, ribadendo di non considerare offensivo o rischioso condividere brevi momenti familiari: «Condividere piccoli momenti della nostra quotidianità, sempre in modo rispettoso, non vuol dire esporla o sfruttarla, ma raccontare una realtà familiare autentica, come tante altre madri fanno ogni giorno, anche fuori dai social». Ora la parola passa alla magistratura, mentre le due versioni continuano a contrapporsi in un clima tutt’altro che sereno.

Articolo di Donna Pop