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Affari

Il trasporto pubblico locale resta fermo: Italia fanalino di coda in Europa (anche a causa dei tagli)

Rebecca Manzi
04/12/2025 12:51:00

Il nuovo rapporto “Mind the Gap” di Clean Cities dipinge un quadro chiaro: il trasporto pubblico locale italiano non tiene il passo di quello delle principali città europee.

Le metropoli come Praga, Madrid e Varsavia offrono una disponibilità di posti-km pro capite fino a otto volte superiore rispetto a molte realtà del centro-sud italiano, evidenziando un gap strutturale difficile da ignorare.

Rapporto trasporto pubblico 2

@Mind The Gap

Un’offerta dimezzata e infrastrutture insufficienti

Secondo lo studio, le grandi città italiane dispongono soltanto della metà dell’offerta delle omologhe europee e appena di un quinto dei chilometri di trasporto rapido di massa – metro, tram e filobus. Una differenza che si riflette immediatamente nei livelli di utilizzo: per ogni passeggero di Napoli, Palermo, Bari o Catania, ce ne sono otto che utilizzano il trasporto pubblico locale a Varsavia, Parigi e Praga.

Rapporto trasporto pubblico 4

@Mind The Gap

Utilizzo ridotto e soddisfazione ai minimi

Il numero di viaggi annui pro capite racconta la stessa storia: le città italiane del centro-nord non superano i 300 spostamenti, mentre quelle del centro-sud precipitano fino a 70 l’anno. Il valore mediano europeo si attesta invece sui 410 passeggeri pro capite, segno di un sistema molto più attrattivo. Non stupisce quindi che la soddisfazione degli utenti sia tra le più basse d’Europa: mentre Vienna e Praga sfiorano il 90%, città come Palermo, Napoli e Roma raccolgono percentuali ben inferiori.

L’erosione del Fondo Nazionale Trasporti

Alla base di questo scenario c’è anche il progressivo indebolimento del Fondo Nazionale Trasporti, che rappresenta la principale entrata per le aziende del settore. Negli ultimi cinque anni l’inflazione ha eroso oltre 4 miliardi di euro, riducendo il valore reale dei finanziamenti e aggravando la mancanza di risorse. Un taglio che pesa soprattutto sulle aree più fragili, dove il trasporto pubblico locale copre spesso più del 50% dei costi, obbligando molti cittadini alla forced car ownership, ovvero alla dipendenza dall’auto privata.

Rapporto trasporto pubblico 3

@Mind The Gap

Fonte: Mind the Gap! – Clean Cities

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Articolo di Green Me