Un vetro che lascia entrare la luce ma allo stesso tempo produce elettricità. Non è un’idea futuristica, ma un prodotto già pronto a entrare nei progetti edilizi: si chiama Gen3 Solar Vision Glass ed è la nuova versione del vetro solare trasparente sviluppato dall’azienda australiana ClearVue Technologies.
Rispetto al modello precedente, la potenza generata è salita del 66%, raggiungendo i 50 watt per metro quadrato. Un risultato importante, soprattutto perché il vetro resta trasparente quasi come uno normale. La differenza? Ai bordi ci sono celle fotovoltaiche invisibili da lontano, che catturano l’energia solare senza rovinare il design degli edifici.
Come funziona questo vetro?
YouTube – @clearvuetechnologiesltd1271
Il funzionamento del Gen3 è meno complicato di quanto sembri. Il vetro ha uno strato centrale di nanoparticelle che fa passare la luce visibile, quella che illumina le stanze durante il giorno. Ma una parte della luce, in particolare gli ultravioletti e gli infrarossi, viene invece deviata verso i bordi, dove si trovano le celle solari.
Per aiutare questo processo, sulla superficie esterna c’è un rivestimento selettivo: lascia filtrare la luce utile e indirizza i raggi energetici verso i bordi. Il risultato è una finestra che continua a far entrare la luce naturale, ma allo stesso tempo genera energia elettrica, senza bisogno di pannelli sul tetto o strutture ingombranti. Un’idea che potrebbe cambiare il modo in cui pensiamo all’integrazione del solare negli edifici, soprattutto in città.
Meno componenti, meno rifiuti e produzione più veloce
Oltre al salto tecnologico, ClearVue ha lavorato anche su un altro aspetto chiave: la fabbricazione. Con il Gen3, il numero di componenti necessari per ogni vetro è sceso da 17 a 7, tagliando drasticamente la complessità e anche i rifiuti di silicio, un materiale difficile da smaltire.
La produzione è ora due volte più veloce: per un vetro doppio servono appena due minuti, contro i cinque del modello precedente. E non servono più materiali come l’alluminio, noti per avere un’alta impronta ambientale. Questo rende la tecnologia più leggera, più pulita e – soprattutto – più economica da produrre su larga scala.
Più versioni, più taglie, più mercati
Il Gen3 non è un solo prodotto, ma una famiglia di vetri: si può scegliere tra vetro singolo, doppio o triplo, con diverse dimensioni, spessori e rivestimenti. In pratica, può adattarsi sia a un grattacielo in vetro che a una pensilina fotovoltaica o a una finestra residenziale.
Anche se la certificazione completa per questa nuova versione arriverà nei prossimi mesi, l’azienda punta a farlo entrare nei progetti edilizi già da ora, sfruttando le approvazioni ottenute dalle generazioni precedenti. Non è un esperimento da laboratorio: è una tecnologia pensata per essere usata davvero, in contesti urbani e architettonici reali.
Fonte: LinkedIn – @clearvuepv
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