I “cervi vampiro”, noti anche come cervi muschiati, non sono creature leggendarie, ma veri cervi dotati di canini superiori prominenti. Questi piccoli animali, sorprendentemente adorabili, hanno denti a forma di zanna simili a quelli dei vampiri, ma non li usano per nutrirsi di carne.
Le zanne servono principalmente a difendersi dagli altri maschi o dai predatori e, durante la stagione degli amori, sostituiscono le corna presenti in altre specie di cervi. Nonostante le zanne possano sembrare intimidatorie, queste creature sono curiose e innocue e queste zanne sono solamente un adattamento evolutivo unico, che dimostra come la natura trovi soluzioni diverse per la sopravvivenza.
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Le principali specie
Tra le specie più conosciute troviamo l’Hydropotes inermis, originario di Cina e Corea, introdotto nel Regno Unito nel XIX secolo. Questo cervo ha canini lunghi fino a 10 cm, ricurvi verso il basso, utilizzati nei combattimenti tra maschi durante il corteggiamento. Un’altra specie è il Moschus spp., diffuso in Himalaya e Asia orientale, con zanne simili ma privo di corna. Altre specie includono l’Elaphodus cephalophus e il Muntiacus spp., con zanne più piccole e comportamenti territoriali simili.
Habitat e comportamento
I cervi vampiro vivono in ambienti diversi: gli Hydropotes inermis frequentano zone umide e intertidali, sono eccellenti nuotatori e molto territoriali. I Moschus spp., invece, prediligono terreni boscosi e montani, dove si muovono agilmente saltando tra pendii ripidi. Entrambe le specie utilizzano le loro zanne come strumenti di difesa e competizione, dimostrando che la natura può sostituire le corna con denti specializzati quando l’ambiente lo richiede.
Conservazione e minacce
Queste specie affrontano diverse minacce. I Moschus spp. sono cacciati per le loro ghiandole produttrici di muschio, utilizzate in medicina tradizionale e cosmetica, spesso con conseguenze fatali. La perdita di habitat, lo sviluppo agricolo e i cambiamenti climatici aggravano ulteriormente la situazione. Sebbene gli Hydropotes inermis siano relativamente stabili in Corea grazie all’assenza di predatori naturali, in altre zone rimangono vulnerabili e a rischio di estinzione.
Fonte: ZME Science
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