menu
menu
Viaggi

Il vero miracolo di Natale? Per i fuori sede riuscire a tornare a casa in aereo spendendo meno di 500 euro

Rebecca Manzi
02/12/2025 14:01:00

Tornare a casa durante le feste per i fuori sede continua ad essere una vera e propria impresa economica. I costi dei voli dal Nord verso il Sud Italia, soprattutto verso Sicilia, Sardegna e Calabria, raggiungono cifre record, oscillando tra 400 e oltre 800 euro per una tratta di andata e ritorno con aumenti che in alcuni casi superano il 900% rispetto alle tariffe di bassa stagione.

Qualche esempio, scegliendo varie rotte dal Nord? Torino–Catania 422 euro, Milano–Palermo 411 euro, lo stesso prezzo della tratta Verona–Palermo. Da Milano a Catania il costo è di 406 euro, poco meno (392 euro) se si parte da Genova, ma imbarcandosi il 23 dicembre. Partendo da Milano verso Crotone la spesa minima è di 390 euro (partenza 23 dicembre), da Venezia a Palermo 386 euro e da Firenze a Catania 384 euro.

I prezzi possono salire ulteriormente a seconda della compagnia e dell’orario del volo. In alcuni casi, i biglietti di andata e ritorno superano gli 800 euro, come nel caso del collegamento Milano Linate–Catania, che raggiunge il record di 841 euro, una cifra addirittura superiore a quella di molti voli intercontinentali.

Secondo i dati raccolti da Assoutenti e segnalati dal Codacons a Antitrust, Enac e Ministero dei Trasporti, l’incremento dei prezzi non ha giustificazione reale se non la combinazione tra algoritmi di pricing dinamico, domanda elevata e scarsissima concorrenza sulle rotte verso il Sud.

Le strategie alternative per risparmiare: fare scalo all’estero

Paradossalmente, chi accetta di fare uno scalo all’estero può risparmiare anche più della metà rispetto a un volo diretto. Per esempio, un collegamento Milano–Palermo diretto costa quasi 192 euro il 20 dicembre, mentre passando da città come Varsavia o Cracovia, la spesa totale scende a circa 100 euro. Rotte simili permettono di risparmiare centinaia di euro, pur richiedendo maggiore tempo e pazienza.

Non va meglio per il treno

Chi opta per il treno non se la passa meglio. Ad esempio, la tratta Torino–Reggio Calabria costa 199 euro, mentre da Milano a Reggio Calabria si spendono 185 euro. Per raggiungere Lecce, i prezzi sono altrettanto impegnativi: Milano–Lecce 153 euro, Torino–Lecce 183 euro.

La tratta Milano–Lecce o Torino–Reggio Calabria può costare oltre 180–190 euro per un viaggio di sola andata, e il tempo necessario per completare il tragitto scoraggia molti viaggiatori. Anche i treni Intercity e regionali subiscono rincari, soprattutto quando le opzioni più economiche vengono esaurite, lasciando solo tariffe di livello superiore.

Anche le tratte da città centrali e del Nord-Ovest mostrano incrementi notevoli: Bologna–Salerno 87 euro, Genova–Bari 115 euro, Genova–Reggio Calabria 167 euro, mentre da Roma verso il Sud i prezzi sono leggermente più contenuti, ma comunque elevati, come nel caso della Roma–Reggio Calabria a 113 euro.

A questi costi si somma il tempo di percorrenza: anche i collegamenti ad alta velocità non riescono a ridurre sensibilmente le lunghe durate dei viaggi verso il Sud, e i treni Intercity o regionali rimangono lenti e meno efficienti. Inoltre le tratte più economiche spesso si esauriscono rapidamente, costringendo i viaggiatori a optare per biglietti di fascia superiore, con ulteriore aggravio di spesa.

Il caro carburante per chi viaggia in auto

Anche chi si muove in auto si ritroverà il portafogli più leggero, dovendo fare i conti con il caro carburante: il gasolio supera 1,71 euro/litro e la benzina 1,92 euro/litro in modalità self-service, in rialzo del +6,4% rispetto a un mese fa, pari ad una maggiore spesa da +5,2 euro a pieno, mentre la benzina nello stesso periodo risulta in aumento del +3,1%. Una spesa non indifferente per chi decide di affrontare viaggi lunghi sulle autostrade italiane.

Il monopolio dei collegamenti verso il Sud

Il caro voli natalizio non è un fenomeno nuovo, ma è il risultato di un mercato quasi monopolistico dove pochi operatori controllano le rotte verso le isole e le regioni meridionali. La domanda elevata durante le feste permette alle compagnie di applicare prezzi “premium” sugli orari più comodi, penalizzando chi non può permettersi voli diretti e veloci.

Ne parlano anche Ficarra e Picone nella loro nuova serie Netflix

Una situazione denunciata persino dal duo comico siciliano Ficarra e Picone con la loro nuova serie Sicilia Express, disponibile su Netflix dal 5 dicembre 2025. La trama segue Salvo e Valentino, due infermieri siciliani che si dividono tra il lavoro a Milano e la vita familiare in Sicilia, fino alla scoperta di un portale magico che cambia tutto e che, almeno per loro, li salverà dai costi e dai viaggi infernali da Nord a Sud. Purtroppo, però, servirà più di un miracolo per salvare per davvero i fuori sede dallo spendere un capitale per tornare dai loro cari per le feste.

Fonte: Assoutenti

Ti potrebbe interessare anche:

Articolo di Green Me