La guida Roma e Lazio 2026 firmata Pecora Nera conferma ancora una volta il suo ruolo di riferimento autorevole nel panorama della ristorazione regionale. Casa editrice totalmente indipendente, Pecora Nera si distingue per un approccio rigoroso e documentato: le recensioni vengono condotte direttamente sul campo e ogni valutazione è certificata attraverso tecnologia blockchain, consultabile tramite QR code o tramite l’app gratuita “Buon APPetito!”. Nessun compromesso commerciale, nessun condizionamento esterno. Solo osservazione diretta e giudizio basato sui fatti.
Nel volume 2026, composto da 476 pagine, trovano spazio 243 ristoranti selezionati, 191 indirizzi dedicati alle pause veloci e 274 botteghe del gusto, in un percorso che racconta l’intero territorio con l’obiettivo di valorizzare le esperienze gastronomiche più autentiche.

La Pecora Green
Uno dei segnali distintivi più significativi dell’ultima edizione è la conferma del simbolo “Pecora Green”, introdotto nella guida 2025, che contrassegna esclusivamente quei locali che hanno dimostrato un impegno concreto verso la sostenibilità. Si tratta di 23 indirizzi che hanno adottato pratiche virtuose misurabili: utilizzo di ingredienti stagionali e locali, riduzione degli sprechi, gestione responsabile delle risorse.
A Roma, tra i ristoranti premiati con la Pecora Green, spiccano realtà capaci di coniugare ricerca culinaria e attenzione per l’ambiente.
Æde rappresenta un modello di ristorazione essenziale e orientata alla materia prima, selezionata con rigore presso piccoli produttori laziali.
Aromaticus ha sviluppato una filosofia improntata sull’uso delle erbe e sulla leggerezza dei piatti, mantenendo una cucina pulita e rispettosa della stagionalità.
Dogma propone una cucina in continua evoluzione, legata alla biodiversità agricola e orientata alla trasformazione sostenibile dei prodotti.
Indigeno – Osteria Ribelle si distingue per il recupero degli ingredienti locali e per un approccio diretto alla tradizione contadina reinterpretata senza eccessi.
Misticanza – Osteria della Terra lavora su piatti profondamente legati al territorio, con particolare attenzione all’origine degli alimenti e alle antiche tecniche agricole.
NuAN punta su una cucina contemporanea basata su micro-prodotti e processi naturali.
Riccioli d’Oro conserva la memoria culinaria romana introducendo pratiche gestionali coerenti con la sostenibilità. UMA affida la sua cucina a un’impostazione minimalista in cui l’ingrediente è protagonista assoluto.
Zelato porta avanti una produzione artigianale basata esclusivamente su materie prime naturali e stagionali, con un lavoro costante di selezione degli ingredienti.
Il tema della sostenibilità non riguarda solo la capitale. Nel Lazio sono diverse le strutture premiate.
A Frascati, Contatto mette in relazione diretta ristorazione e agricoltura locale.
Contrada Rapello, a Subiaco, lavora su una cucina legata al paesaggio montano.
A Canepina, Il Calice e la Stella mantiene un forte legame con i prodotti del territorio. La Palazzina a San Cesareo concentra la sua proposta sulla filiera locale, mentre
Mogano a Formello privilegia metodi naturali.
Namo Ristobottega a Tarquinia si appoggia a produttori agricoli locali,
Prato di Sopra a Grottaferrata dispone di orto proprio,
Sintesi ad Ariccia unisce alta cucina e sostenibilità.
Tinello Bistrot a Castel Gandolfo lavora secondo cicli stagionali,
Zero Miglia a Nettuno ispira il proprio nome alla filosofia km 0,
Ristorante Delicato a Contigliano sviluppa un dialogo diretto con la filiera agricola, mentre La Tana dei Carbonari a Roccagorga valorizza la cucina rurale autentica.
A Roma, anche Gallo Ristorante di Pesce è stato segnalato per le pratiche di pesca sostenibile.
Tutti i ristoranti premiati con la Pecora Green
- æde Roma
- Aromaticus Roma
- Contatto Frascati (RM)
- Contrada Rapello Subiaco (RM)
- Dogma Roma
- Gallo Ristorante di Pesce Roma
- Il Calice e la Stella Canepina (VT)
- Il Convivio Troiani Roma
- Indigeno – Osteria Ribelle Roma
- La Palazzina San Cesareo (RM)
- La Tana dei Carbonari Roccagorga (LT)
- Misticanza – Osteria della Terra Roma
- Mogano Formello (RM)
- Namo Ristobottega Tarquinia (VT)
- NuAN Roma
- Prato di Sopra Grottaferrata (RM)
- Riccioli d’Oro Roma
- Ristorante Delicato Contigliano (RI)
- Sintesi Ariccia (RM)
- Tinello Bistrot Castel Gandolfo (RM)
- UMA Roma
- Zelato Roma
- Zero Miglia Nettuno (RM)
La credibilità della selezione emerge dall’impossibilità per i locali di influenzare le valutazioni. L’approccio verificabile tramite tecnologia blockchain tutela la trasparenza del metodo, garantendo che ciascuna recensione corrisponda a un’esperienza reale condotta in anonimato. L’idea non è promuovere un ambientalismo teorico, ma misurare la sostenibilità con parametri tangibili. Nei ristoranti premiati, la stagionalità non è un concetto, è una pratica quotidiana. La filiera non è uno slogan, è una relazione con le aziende agricole del territorio. E la riduzione dello spreco alimentare si traduce in organizzazione gestionale.
La presenza di 23 locali premiati con la Pecora Green non racconta un trend, ma un cambio di passo. Chi entra in quella lista non ha semplicemente “adottato pratiche sostenibili”: ha dimostrato che oggi la qualità passa anche da lì. Le scelte ambientali non sono più una nota a margine del menu, ma parte integrante del piatto.
Ne emerge un dato chiaro: la sostenibilità, quando è reale e non dichiarata, diventa un fattore competitivo. Chi lavora bene sul territorio offre una cucina più autentica, più pulita, più coerente. E alla lunga, più credibile. In un mercato dove tutto viene raccontato, la Pecora Nera premia solo ciò che viene realmente fatto.