Ora è ufficiale. Carrefour non sarà più in Italia. Dopo mesi di trattative e voci di “exit strategy”, la multinazionale francese ha ufficializzato l’uscita dal nostro Paese: ha ceduto tutte le attività a NewPrinces, gruppo agroalimentare italiano guidato da Angelo Mastrolia. L’operazione vale circa un miliardo di euro e riguarda oltre mille punti vendita tra iper, supermercati e negozi di prossimità sparsi su tutto il territorio nazionale. Non è però uno “spegnimento” immediato: il logo blu-rosso di Carrefour resterà ancora qualche anno sugli ingressi dei supermercati, per poi lasciare spazio al ritorno di uno storico marchio italiano.
Carrefour dice adieu all’Italia: il passaggio e il ritorno di uno storico marchio in Italia
# Nasce il secondo gruppo agro-alimentare italiano
La cessione è diventata definitiva con il via libera della Commissione europea, che ha giudicato compatibile l’operazione con le regole sulla concorrenza e sul mercato interno.
Con questo deal NewPrinces, nata come Newlat e cresciuta con acquisizioni come Plasmon, Delverde e Centrale del Latte, diventa il secondo gruppo agroalimentare italiano per fatturato, con ricavi consolidati attorno ai 7 miliardi di euro e circa 13 mila dipendenti in Italia (oltre 18 mila nel mondo).
Carrefour, dal canto suo, lascia un mercato che da anni faticava a produrre margini: tra perdite accumulate e iniezioni di liquidità per ripulire i conti prima della vendita, l’uscita dall’Italia è costata al gruppo francese diverse centinaia di milioni di euro. Ma cosa accadrà adesso ai supermercati Carrefour in Italia?
# Princes Retail e la sostituzione dell’insegna: da Carrefour a GS
La nuova proprietaria ha già iniziato a ridisegnare la mappa societaria: Carrefour Italia cambia nome in Princes Retail.
Sul fronte delle insegne al pubblico, il passaggio sarà graduale: il marchio Carrefour resterà sugli store fino a un massimo di tre anni, cioè fino alla fine del 2028. Parallelamente partirà il rebranding progressivo della rete con il ripristino dello storico marchio GS – Generale Supermercati, nato negli anni Sessanta e già presente in molte città italiane prima dell’acquisizione proprio da parte di Carrefour nel 2000.
In pratica, nei prossimi anni i clienti vedranno comparire sempre più spesso l’insegna GS al posto di Carrefour, secondo un calendario che verrà modulato per aree geografiche e tipologia di punto vendita.
# Cosa cambia per i clienti? E per i lavoratori?
Nel breve periodo per chi fa la spesa cambierà poco. Il marchio Carrefour resterà sulle facciate almeno fino al completamento del rebranding. NewPrinces ha annunciato un piano di modernizzazione della rete e circa 200 milioni di investimenti fra restyling dei punti vendita, logistica e servizi digitali (dall’e-commerce alla spesa a domicilio), sfruttando una flotta di oltre 600 mezzi refrigerati già attiva per il canale Ho.Re.Ca.
Il vero fronte caldo è quello occupazionale. In Italia la rete Carrefour dà lavoro a circa 24 mila persone, tra diretti e indiretti.
NewPrinces ha parlato di rilancio e non di smantellamento, escludendo al momento ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali. Tuttavia i sindacati hanno chiesto al nuovo proprietario un piano industriale dettagliato.
# La sfida per la GDO italiana
L’uscita di Carrefour dall’Italia chiude una stagione iniziata oltre vent’anni fa, quando il gruppo francese acquisì GS scommettendo sulla crescita del mercato italiano della grande distribuzione. Oggi quella scommessa è archiviata: la bandiera tricolore torna sui supermercati, ma il successo del passaggio a GS e di Princes Retail non è scontato.
Per la GDO italiana questa operazione è anche un test importante per dimostrare se un grande player a capitale italiano può reggere la concorrenza dei colossi internazionali e per capire se il modello “integrato” produzione-distribuzione promosso da NewPrinces può tradursi in prezzi competitivi e servizi migliori per i clienti. Curiosità anche per le reazioni dei competitor (da Esselunga a Conad e Coop) a un nuovo secondo polo nazionale così strutturato.
Nel frattempo, sugli scaffali e tra le corsie, Carrefour inizierà lentamente a spegnersi: non con serrande abbassate, ma con un passaggio di consegne che farà tornare alla ribalta un marchio che molti italiani ricordano ancora.
